Nel casalasco, quattro istituti comprensivi sono stati coinvolti nel laboratorio di comunità “B.E.S.T. – Buone Espressioni di Sostegno Territoriale, quando le differenze creano legami.
Sono stati coinvolti gli istituti Marconi e Diotti (Casalmaggiore), Dedalo (Gussola) e Sacchi (Piadena)

L’obiettivo del laboratorio di comunità è quello di creare una rete solidale formata da alcuni nodi: famiglia, scuola, bambino e agenzia territoriale, al fine di leggere insieme il bisogno educativo speciale trovando strade per promuovere vicinanza, prossimità, integrazione e sostegno alla vulnerabilità.

Gli ambiti in cui si manifesta il bisogno educativo speciale sono in primis quello educativo, di apprendimento, culturale, linguistico, attentivo e del comportamento.

Nei vari Istituti sono state attivate diverse azioni, rivolte al target scuola dell’infanzia e classi 1° e 2° della scuola primaria, pensate specificamente sulla base dei bisogni emersi e studiate in base alle esigenze delle singole classi. Tutte, come detto, prevedono il coinvolgimento di insegnanti, alunni e famiglie.

In particolare è in atto la prima azione che ha visto coinvolte quattro classi dell’Istituto Dedalo, intitolata “Mindfulness a scuola: educare alla consapevolezza, per migliorare l’attenzione e la concentrazione”.

Sono stati fatti quattro incontri di un’ora e mezza ciascuno nei quali i bambini hanno dimostrato grande attenzione e partecipazione, si sono lasciati coinvolgere dalla storia di un personaggio, una rana, che li ha condotti alla scoperta delle sensazioni del proprio corpo, portando attenzione ai pensieri e alle emozioni.
Le insegnanti hanno svolto un ottimo ruolo sia di accompagnamento al lavoro dell’esperto che ha condotto il laboratorio (dott.ssa Valentina Pomati, psicologa), sia di collegamento con le attività quotidiane svolte con la classe, che hanno portato ad esempio alla creazione del “barattolo della calma” o del “giardino zen” all’interno della classe.

È appena iniziata la parte che vede coinvolti i genitori in un percorso di consapevolezza genitoriale, leggendo insieme i problemi, ascoltando i bisogni e progettando le possibili modalità d’intervento.

Le azioni sugli altri tre istituti saranno attuate fra fine marzo e aprile/maggio.

Tramite questo laboratorio, ben diffuso su tutta la comunità casalasca, FareLegami vuole aiutare le famiglie e le istituzioni a prendere maggiore coscienza dei bisogni educativi speciali e ad agire di conseguenza per sostenere i minori nel percorso di apprendimento fondamentale per il processo di crescita di un individuo.

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