Il community maker è una figura professionale specifica del progetto FareLegami, nata dalla considerazione che per “fare” lavoro di comunità servissero persone dedicate a questo compito, almeno in una fase iniziale. Se, in teoria, tutti gli operatori sociali sono orientati ad agire (anche) nella comunità, in pratica le appartenenze organizzative e gli obblighi legati alla gestione di servizi rendono difficile sviluppare tale orientamento. La figura del CM nasce quindi slegato dai servizi, come funzione che produce processi di ascolto dei problemi e delle risorse delle comunità e aiuta a sviluppare azioni di “risposta” e di interazione/connessione, insieme alle comunità.

Quello del CM è un ruolo originale ed inedito nel panorama dei servizi (locali, ma non solo), anche difficile da rappresentare. Proveremo a tratteggiarne le principali caratteristiche a partire da alcune domande giuda.

Chi è-cos’è-cosa fa?

Erano domande frequenti all’avvio di Fare Legami, ora un po’ meno perchè un po’ alla volta abbiamo preso dimestichezza con la presenza e, soprattutto, abbiamo tutti man mano apprezzato il fare dei Community Maker. Il progetto definisce questo ruolo come finalizzato a  “riqualificare l’azione sociale professionale nella logica generativa e comunitaria“, una sorta di investimento per sostenere “la motivazione dei professionisti del welfare, ricostruire la mappa dei cambiamenti in corso, trovare soluzioni innovative dentro e fuori i “confini del sociale” (le politiche attive del lavoro, il mondo dell’impresa, altre politiche territoriali). Inoltre prevede che il Community Maker svolga in maniera esplicita un ruolo di connettore sociale, di mediatore di comunità, di animatore delle risorse territoriali.

Si tratta di declinazioni molto lasche: in questa ‘leggerezza’ sta la sfida e la ricchezza del progetto, ovvero la possibilità di una co-costruzione in itinere di una nuova prospettiva di lavoro sociale nel territorio.

Volendo sintetizzare il “cosa fa” oggi il CM, possiamo individuare tre aree d’intervento / interesse / azione sulla base dell’esperienza del territorio cremasco:

  1. promuove e motiva tutti i soggetti coinvolti in Fare Legami al cambiamento verso una nuova cultura del welfare sociale, connotata dalla GENERATTIVITA’, dalla CORRESPONSABILITA’ e dalla SOSTENIBILITA’;
  2. connette e sviluppa sinergie tra le azioni di Fare Legami e altre progettualità presenti o buone prassi già realizzate, favorendo connessioni tra servizi pubblici e privati, tra il mondo imprenditoriale il terzo settore e le comunità in azione, promuovendo sguardi innovativi su possibili ampliamenti progettuali;
  3. è in movimento tra i territori, piccoli e i grandi comuni che siano, favorendo connessioni e legami tra le varie azioni del progetto in corso e in avvio nelle successive annualità, presidiando la visione di insieme sul progetto.