Il mestiere di vivere forse non è mai stato così difficile come in questa società complessa, dove tutto sembra già quasi obsoleto prima di nascere, dove ragione e cuore sempre più spesso confliggono, dove la vita è teatro, palcoscenico su cui ciascuno cerca di entrare nel cono di luce dei riflettori ma è in realtà una shakespeariana “walking shadow” che si agita sulla scena venendo presto dimenticata.

Tocca ancora una volta alla scuola tentare di rovesciare la tendenza, costruendo un’educazione e una cultura nelle quali il teatro non si sostituisce alla vita, ma è un fattore di crescita che aiuta a interpretare in autenticità quest’ultima e a dipanarla come una matassa aggrovigliata nei suoi mille fili esistenziali.

A partire dalla Scuola Primaria.

A partire da Ombriano e Sabbioni, periferia geografica ma cuore pulsante senza aritmie della scuola cremasca.

A partire da un’esperienza teatrale in cui i bambini scendono in campo con modalità immersiva, per scoprire la propria identità senza finzioni e in maniera integrale.

Non è tanto il governo della voce o la recitazione che interessa quanto il gesto, la postura, il movimento, l’empatia, il rispecchiamento, lo scavo interiore, la scoperta emotiva, la simmetria, la consapevolezza corporea, la comprensione intelligente del rapporto con se stessi e con gli altri.

“Nel teatro si vive sul serio quello che gli altri recitano male nella vita” (Eduardo De Filippo) e nell’Istituto Comprensivo Crema 2 ci crediamo a tal punto che stiamo realizzando attività teatrale non solo per gli alunni di quarta e quinta della Scuola Primaria Sabbioni e delle classi quinte di Ombriano, ma anche per gli adulti ogni martedì sera dalle ore 20,30 alle 22,30.

Questo nell’ambito del nostro essere Civic Center, scuola aperta al territorio, alla città, al caleidoscopio delle esperienze di cui si compone la vita e Agenzia formativa direzionata verso l’educazione permanente, il lifelong learning.

L’operatore teatrale che funge da mentore è Max Bozzoni, esperto di teatro sociale, in grado di creare sintonie con estrema facilità e di costruire setting in cui ciascuno riesce veramente a dare il meglio di sé. Tutto in collaborazione con la Cooperativa ALTANA e grazie al finanziamento ottenuto dal Lions Club Crema Host, che ringraziamo con profonda riconoscenza.

Il lavoro che si sta realizzando diventa così un laboratorio di percezioni, di gesti, di emozioni, di relazioni, nel quale si impara a esplorare il mondo in maniera totale e si superano le inibizioni che a volte ostacolano il libero dispiegarsi delle personalità individuali.

Senza esclusioni, senza pregiudizi, senza barriere.

“Scrivere è annerire una pagina bianca; fare teatro è illuminare una scatola nera” (Joel Jouanneau), la ”black box” che racchiude l’essenza identitaria di ognuno.

Con il teatro forse si nasce una seconda volta e il parto in questo caso è un piacere.

prof. Pietro Bacecchi

Dirigente Scolastico, IC Crema Due