Anche a Cremona un concerto per celebrare il 1° maggio. Nel giorno della Festa del lavoro, il progetto Fare Legami, con il Comune di Cremona e i sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, organizza un concerto in piazza Stradivari (inizio ore 21,00) con Gianmaria Simon dal titolo L’ennesimo Malecon Tour. Un’occasione per ricordare uno dei temi chiave di questo innovativo progetto che sta rivoluzionando il welfare: il tema del lavoro. Perché una comunità che gira è una comunità che tutela e promuove il lavoro.

Fare Legami… per il lavoro

Il nostro progetto prevede alcune azioni specifiche sul tema del lavoro. Innanzitutto i Patti per l’Autonomia: percorsi di supporto rivolti a persone di 19–39 anni, in stato di inoccupazione o disoccupazione, con l’obiettivo di rafforzare le proprie capacità nella ricerca dell’impiego o supportare nuove idee imprenditoriali. Abbiamo già attivato, in collaborazione con la Provincia di Cremona, 4 incontri sull’orientamento al lavoro, in totale ne verranno attivati 12 nel corso del progetto.

Il welfare a cui pensiamo riguarda tutti, perché una comunità “che gira” è un valore e una ricchezza per le persone, per le famiglie, per le istituzioni, per le imprese. Per questo, tra le azioni che il progetto ha pensato di attivare vi sono i Patti con le Imprese: si tratta di un accordo volontario che coinvolge la proprietà, i lavoratori e le realtà del contesto sociale in cui l’impresa opera (enti locali, associazioni, volontariato, ecc.) per affrontare insieme un problema di comune interesse. A partire dalla conoscenza dei bisogni delle persone che vivono dentro l’impresa, il Patto ricerca soluzioni e collaborazioni dentro e fuori l’impresa stessa, creando un valore aggiunto anche per la comunità e il territorio circostante. Si crea così un triangolo virtuoso tra impresa, lavoratori, comunità. Abbiamo già trovato 5 aziende del nostro territorio disponibili a iniziare questo percorso, l’obiettivo del progetto è raggiungerne 15.

L’ennesimo Malecon Tour

Gianmaria Simon, artista versatile e geniale, ha macinato migliaia di chilometri in giro per l’Europa coltivando le sue passioni: poesia e musica, declamando versi e cantando canzoni nei crocicchi delle strade, dentro bettole malfamate e bistrot.

Un viaggiatore nello spirito e nell’ispirazione che fotografa personaggi e scene del quotidiano, quadrando nel suo multilinguismo un cerchio che lambisce Vinicio Capossela, Fred Buscaglione, Paolo Conte, Tonino Carotone, Fabrizio De Andrè, Leonard Cohen ma anche gli chansonnier francesi come Jacques Brel.

“L’ennesimo Malecon”, titolo del tour e del suo primo album, è un lungo cammino: racconta di chi non sa eguagliare il proprio destino, di chi fugge da un passato ingombrante, di chi tiene i sogni all’ingrasso attendendo un’occasione di riscatto. Le canzoni sono popolate da un’umanità varia e bizzarra che si muove nella penombra dei vicoli, nei sobborghi malfamati, nelle bettole più sordide, fra le macerie della civiltà, lontano dal luccichìo del centro e, per dirlo con De Andrè, “dall’amore bianco vestito”. Le epoche e gli idiomi si accavallano e si confondono formando un racconto corale e prismatico.

Ma chi è Gianmaria Simon?

Nasce a Sarzana nel 1976 e cresce sulle Alpi Apuane. A diciotto anni inizia a suonare blues. In seguito viaggia in Germania e in Francia suonando per strada musica di Dylan e di Neil Young. Suona musica d’autore con i Bandido Maria, musica tradizionale coi Mus, gipsy rock con Mira Leon, combat folk coi Visibì, studia Bach al conservatorio. Nel 2011 prende vita il progetto “Gianmaria Simon” grazie alla collaborazione con Nicola Guazzagni (contrabbasso), Nicola Bellulovich (sassofono), Lorenzo D’Angelo (chitarra), Matteo Rovinalti (violino) e Cristiano Rocchetta (batteria). Dopo tre anni di concerti prende forma il primo album dal titolo L’ennesimo Malecon uscito nel 2015.