A Ombiano Sabbioni si fanno “Esperimenti adolescenti”

In che quartiere vivi? Sabbioni o Ombriano? Cosa ti piace fare ? Cosa c’è di bello nel tuo quartiere? Cosa vorresti che ci fosse?

Sono queste alcune delle domande che, come  laboratorio di comunità dei quartieri di Ombriano e dei Sabbioni, stiamo  rivolgendo ai ragazzi tra i 13 e i 18 anni. Scuola media, oratori, attività sportive e musicali, spazi formali o semplici luoghi di ritrovo sono le realtà in cui ci stiamo intrufolando  in modo discreto per capire cosa interessa ai ragazzi; e le informazioni sono preziose perché l’obiettivo del laboratorio di comunità è quello di creare “officine”… luoghi/tempi/spazi dove i ragazzi possano fare non solo ciò che piace, ma soprattutto ciò che a loro piace, pensandosi e sentendosi parte (e allo stesso tempo responsabili) della loro comunità…

“Il mio quartiere lo disegno cosi” –  “Vorrei che ci fosse…” – “Si, te lo compilo il questionario” – “Ma quando partono le officine?”- “Oh, ma tornate?”.

Sguardi curiosi, di chi non capisce bene perché ci interessiamo al loro parere, cosa stiamo pensando per loro e perché proprio loro?! E soprattutto, noi chi siamo?

In breve: un gruppo di persone, un laboratorio, ma…niente esperimenti! O forse si…

In fondo, questo è già un esperimento! Ci sono alcuni ingredienti: diverse realtà  che si incontrano regolarmente per mettere insieme idee e forze; la voglia di occuparsi del proprio quartiere; un target (gli adolescenti); nuovi canali comunicativi da aprire; alcuni semplici obiettivi; essere parte di un grande progetto (FareLegami, ndr)…

Per conoscere i ragazzi e cosa vogliono fare, il laboratorio ha pensato, oltre che ad incontrarli nei “luoghi formali”, anche a due momenti più informali nei dei due quartieri: aperitivi analcolici con rap, graffiti e pattini in linea per incuriosire, aggregare e iniziare a fare legami… ma di questo vi raccontiamo tra qualche giorno! Per ora vi diamo solo le date: 7 e 21 maggio!

“Ragazzi, facciamo una foto di gruppo? Ci mettiamo la faccia?”… “No. I nostri piedi”. Ok, in fondo servono quelli per andare lontano…